Ortodonzia con allineatori trasparenti

Questo studio è abilitato a trattamenti ortodontici con allineatori trasparenti.

Migliorare l'estetica, la funzione e la postura è sempre possibile, gli approcci diagnostici, terapeutici, i risultati ….ed i costi sono ovviamente diversi durante l'età evolutiva rispetto che alla fine della crescita. Correggere uno sviluppo sbagliato delle basi ossee dei mascellari è possibile farlo solo in età evolutiva. Le terapie, sempre fattibili, nell'adulto seguono percorsi diversi.

L'ortodonzia, chiamata anche ortognatodonzia, è quel ramo dell'odontoiatria che studia e si prende cura delle anomalie che si manifestano nelle fasi di sviluppo delle ossa mascellari in età evolutiva e poi del corretto posizionamento dei denti.

Il trattamento ortodontico si pone l'obiettivo di determinare un corretto allineamento delle arcate dentali, con conseguente funzione masticatoria efficiente ed ottima salute dei denti. Una correzione ortodontica può essere fatta a qualsiasi età. Gli obiettivi, come sempre, sono Estetica, Funzione e Postura.

L'estetica ha un particolare impatto psicologico sulla vita del paziente, il trattamento ortodontico interviene a migliorare l'armonia del volto ed il sorriso è il primo biglietto da visita.


L'importanza di una diagnosi precoce: trattamenti finalizzati a migliorare estetica e postura sono sempre possibili, non sono particolarmente complessi, a patto che le basi ossee si siano sviluppate correttamente. Questo significa che la prima visita nel bambino non è mai abbastanza precoce. Nell'adulto deve essere la più tempestiva possibile, perché denti posizionati male possono aggravare danni della postura, dell'articolazione temporo-mandibolare, gnatologici, o dei tessuti di sostegno del dente, gengive e osso.

L'ortodonzia comprende diverse tipologie di trattamento.


Ortodonzia 1

Terapia intercettiva: grazie ad una diagnosi precoce, ovvero grazie alla possibilità di poter visitare un bimbo prima possibile, serve a cercare di interpretare (e se necessario tentare di correggere) la tendenza di crescita delle due basi ossee dei mascellari superiore ed inferiore.

Nella figura qui sopra sono presenti le quattro situazioni che possono manifestarsi in dentizione permanente. L'ideale è cercare di capire il prima possibile. Nell'adulto è possibile fare ortodonzia, con ottimi risultati. Nell'età evolutiva si può cercare di contenere il problema.

Terapia intercettiva può anche consistere, semplicemente, nell'eliminazione del ciuccio prima dei due anni, per evitare un morso aperto anteriore che è causa di un problema scheletrico a cui è difficile porvi rimedio a fine crescita. Terapia intercettiva può, semplicemente, curare un paio di dentini di latte: dentini di latte malati portano infezione ovunque ed aspettare che cadano da soli non è una buona idea, perché la loro perdita prematura può generare un problema di eruzione dei denti di sostituzione permanenti la quale, in epoca successiva, genera la necessità di trattamenti ortodontici più complessi.


Normalmente si succedono due dentizioni, due eruzioni dentarie, dalla prima originano i denti decidui e nella seconda i denti permanenti, e tre fasi di dentatura, una primaria o decidua (dai 6 mesi ai 6 anni circa), una definita mista, proprio perché sono presenti contemporaneamente denti permanenti e denti decidui di sostituzione, ovvero che verranno rimpiazzati in un secondo tempo dai denti permanenti -da qui l'importanza di curarli se necessario (dai 6 anni a 12 anni)- ed una permanente (dai 12 anni in poi).



È importante che i genitori leggano le tabelle sottostanti, pur tenendo conto di una certa variabilità individuale:


DENTI DECIDUI

ETÀ

Incisivi centrali

6 mesi

Incisivi laterali

12 mesi

Primi molaretti

18 mesi

Canini

24 mesi

Secondi molaretti

30 mesi

DENTI PERMANENTI

ETÀ

Primi molari, incisivi, centrali inferiori

6-7 anni

Incisivi laterali inferiori, incisivi centrali superiori

8 anni

Incisivi laterali superiori

9 anni

Primi premolari inferiori, primi premolari superiori

10 anni

Canini inferiori, secondi premolari superiori

10-11 anni

Secondi premolari inferiori

12-13 anni

Canini superiori

13 anni

Secondi molari superiori, secondi molari inferiori

13-14 anni

Terzi molari superiori e inferiori

18 anni


I genitori cerchino di osservare se le sequenze sopra elencate siano rispettate e in caso di dubbio chiedano un consulto per intercettare al più presto anomalie dell'eruzione, di numero, agenesie (denti che per motivi genetici non saranno mai presenti nell'arcata), anomalie di forma o di volume. Per lo stesso motivo è interessante che conoscano quanto ben evidenziato nella seguente tabella. In tale tabella appare evidente quanto già accennato sopra: se a 6 anni spunta il primo molare permanente ed il bimbo perde il molaretto che gli sta davanti prima che, verso i 12 anni, il molaretto sia sostituito dal premolare, il primo molare ha tutto il tempo di inclinarsi in avanti "incarcerando" il premolare. Lo stesso vale, sono stati citati i due casi più frequenti, per il canino superiore. Rimandare un piccolo problema come la cura di un dentino di latte ne può generare uno più grosso in tempi successivi.



Ortodonzia 2

Nel caso in cui la diagnosi avvenga in età evolutiva e si ipotizzi una tendenza di crescita delle basi ossee dei due mascellari fuori dalla norma o "malocclusione", l'eventuale terapia dovrebbe essere -a nostro parere- più correttamente definita "terapia ortopedica". Ovvero una terapia che tenti di influenzare la crescita delle basi ossee verso un'occlusione normale.

Importante, nell'età evolutiva, è cercare di capire che tipo di crescita potrebbero avere le basi scheletriche. Questo significa che, in alcuni casi, è possibile intercettare una tendenza di crescita sbagliata e tentare di sfruttare l'energia di crescita ossea cercando di indurla verso la normalità.


In età evolutiva precoce, tranne in particolarissime situazioni, è da evitare un trattamento di tipo "fisso" che inevitabilmente può bloccare un normale processo di crescita delle ossa mascellari. Vi sono momenti in cui le mamme si spaventano molto perché i denti del bimbo appaiono messi malissimo. Spesso si tratta di normali processi evolutivi della dentizione, se le basi ossee sono in posizione corretta è preferibile non procedere ad alcun trattamento. Vi sono naturalmente delle eccezioni: ad esempio possono rendersi necessari espansori del palato (espansori, rapidi o progressivi), apparecchi che stimolano lo sviluppo dello spazio osseo necessario ai denti definitivi per evitare "affollamento dentale": sono apparecchi che pur avendo punti fissi di incollaggio, fanno parte della terapia intercettiva, una terapia precoce, tradizionalmente meno costosa, che molto spesso evita o limita la complessità di trattamenti successivi di allineamento (il riferimento alle "stelline", i brackets, ovvero il classico apparecchio fisso).


L'apparecchio fisso e l'apparecchio mobile: a noi interessa il risultato, al paziente anche il costo; così, per tradizione, si distinguono in questo modo le terapie adottate per quantificarle economicamente.

La terapia "intercettiva", ovvero quella che mira a limitare una tendenza di crescita scorretta delle ossa mascellari, in età evolutiva viene ricercata con apparecchiature relativamente semplici, spesso classificate come mobili, rimovibili, o funzionali.

Durante l'età evolutiva è possibile attuare una terapia per alcune malocclusioni, quelle scheletriche, cosa che non è più possibile fare quando la crescita si è completata. In questa fase si può intervenire solo con terapia chirurgica, che consiste nel riposizionamento dei mascellari per correggere i difetti dell'occlusione, o mediante estrazione degli elementi che impediscono il corretto allineamento dell'arcata. Insomma, a fine crescita si possono sempre fare interventi con semplici apparecchi ortodontici, ottimi perfezionamenti dell'estetica e della postura, ma difetti scheletrici non sono più curabili se non con chirurgia maxillo facciale.

Una valutazione precoce di problemi occlusali (verso i 6/7 anni di età) permette di attivare un trattamento più efficiente, perché predisposto per guidare la crescita e lo sviluppo dento-facciale, prevenendo problematiche più gravi nella dentatura permanente. Così facendo si riduce la percentuale di incidenza della necessità di ricorrere a trattamenti ortodontici complessi in età adulta.

Ortodonzia estetica e correttiva nell'adulto

L'ortodonzia, dopo i 12 - 17 anni, quando la dentizione è ormai permanente e lo sviluppo dei mascellari è già completo, è sempre possibile. Questa terapia si occupa di correggere i difetti di posizionamento ed allineamento dei denti delle due arcate ed i reciproci rapporti occlusali. L'ortodonzia correttiva si avvale di apparecchiature fisse posizionate sul lato esterno dei denti, apparecchiature vestibolari, o invisibili, come quelle sul lato interno dei denti, dette apparecchiature linguali (che non si vedono anche se sono un pochino più fastidiose) o mascherine trasparenti.

Chirurgia ortognatica

Detta anche chirurgia dei mascellari, la chirurgia ortognatica è quella branca della chirurgia facciale che permette la correzione di un'ampia varietà di alterazioni dello scheletro facciale, a diversi gradi di deformità. Il trattamento permette un evidente miglioramento estetico del viso, insieme ai problemi funzionali legati alla masticazione e respirazione. Per questo tipo di terapia esistono reparti ospedalieri o cliniche specializzate in chirurgia maxillo facciale.

Ortodonzia invisibile o terapia classica?

L'ortodonzia invisibile, detta anche ortodonzia linguale, ha come obiettivo il corretto allineamento dei denti attraverso l'utilizzo di apparecchi "nascosti", ovvero applicati sul versante interno dei denti, apparecchi tradizionali costruiti in materiali del colore del dente o mascherine trasparenti.


Apparecchio ortodontico fisso lingualeApparecchio ortodontico fisso linguale

Secondo noi è bene tener presente pro e contro di ognuna di queste tecniche e soprattutto di ogni caso clinico. Ad esempio, l'ortodonzia linguale è completamente nascosta, agisce in una posizione favorevole al movimento del dente, è più costosa ed è un po' più fastidiosa rispetto a quella tradizionale o "vestibolare". Le mascherine invisibili sono praticamente invisibili, oggi sono meno costose di un tempo ma la loro efficacia va valutata, anche in relazione al grado di collaborazione del paziente.

Ortodonzia fissa vestibolareOrtodonzia fissa vestibolare

Allineatori invisibiliAllineatori invisibili

Denti male allineati sono più soggetti all'insorgenza di carie e malattie delle gengive.

Alla bellezza di un sorriso naturale, deve corrispondere una corretta funzione di masticazione, deglutizione, fonazione.

"Come in ogni altra branca della medicina anche in odontoiatria non esistono terapie infallibili, ognuna di esse, pur all'interno di comprovati protocolli, deve essere specifica per ogni paziente e la sua collaborazione è indispensabile per ambire al massimo risultato raggiungibile ed al suo mantenimento il più possibile nel tempo."